
"Il tempo della storia erano solo le date, le date della storia dell’arte."
Sono un’artista e non un’intellettuale.
La mia ricerca è prima di tutto sensibile. Quasi tutte le parti del mio corpo pensano e il mio cervello partecipa. Se fossi nata sordomuta avrei saputo adattarmi meglio di altri. Credo che la società contemporanea tenda a disanimalizzare, questa società è certamente l’habitat meno adatto a quelli come me.
Ho cominciato a disegnare e dipingere un corpo unitario, pesante, pensante e sensuale, a occupare uno spazio: quel corpo e quello spazio sono poco a poco divenuti miei.
Il corpo è nudo: la differenza tra disegnare una scimmia e disegnare un serpente è (pare una battuta) che la scimmia è pelosa ed è come disegnare un signore vestito, mentre nel serpente ritrovo quella disperata vitalità di un corpo nudo.
Se fossi un animale sarei un felino. Ma in realtà non ho perso del tutto questi poteri (ad esempio, sono miope ma vedo abbastanza bene al buio, ho conservato quel senso che per un animale si chiama istinto e per un essere umano sesto senso).
Ho più empatia per gli animali e soffro più per loro che per i miei simili (leggete questo piccolo libro di William Burroughs “Tra i gatti”).
Le società primitive cercavano di mantenere un rapporto con la natura e un senso di appartenenza a un ciclo in cui la nascita e la morte sono gli estremi di una vita molto casuale.
I miei mezzi per comprendere tutto questo sono i miei disegni e i miei dipinti. Sapere che il mio tempo sta per scadere mi fa infuriare: come una tigre in gabbia, non riesco a riposare, poi mi lecco le zampe e ricomincio a disegnare, dipingere e sognare.
Il mio rapporto con le istituzioni, musei o gallerie, è praticamente inesistente.
Esporre richiede troppa energia: lavorare alla commissione, nella fretta…
Tuttavia mi piace partecipare a delle mostre collettive, confrontare il mio lavoro con quello degli altri, esperienza stimolante che mi permette di spingermi oltre i limiti della mia ricerca personale.
Essere sia donna che pittrice non è difficile, al contrario, sono nel mio universo quando sono nell’atelier in cui mi reco tutti i giorni.
Gli uomini sono spesso più preoccupati da interessi di potere, occupazioni politiche, quindi…