Vertigini
"Si tratta di corpi di donne, non di Nudi (il Nudo tradizionale, quello di Velázquez o di Goya, di Courbet o di Manet, la bagnante di Cézanne, la posatrice di Seurat, la modella amante tante volte ripresa da Picasso). I dipinti di Camilla Adami, invece, sono all’opposto, si collocano nella terra della scoperta, un lavoro sul corpo, che libera il corpo.
Un corpo di donna nello spazio, affrontando le forze o gli elementi che lo stringono e lo fanno crescere, lo sollevano e lo impastano, come in quell'incestuoso e sacro miscuglio di acqua e terra chiamato limo nella Bibbia, e fango oggi.
Il corpo nel quadro e la pittura del corpo sono attaccati, rivelati, contaminati dalla viscosità di questo imprevedibile partner che, minacciando di confonderli e assorbirli, finisce per esaltare i segni e le scintille del suo potere di essere nel mondo."
Jacques Dupin
